Ti immagino gobbo, curvo e ricurvo. E pure brutto.
Sempre piegato sui tuoi spiccioli, a godere dell'odore delle banconote consunte e spiegazzate e a nutrirti del rumore delle tue monetine.
Magari quelle che hai rubato fanno un rumore più eccitante per te.
Ti immagino gracile, ossuto e spigoloso.
Te ne stai rinchiuso tra le mura della tua tana, al buio e al freddo, senza mangiare che qualche briciola.
Nel posto in cui vivi non ci sono specchi, non sia mai che guardandoti scoprissi di doverti lavare, sprecando acqua e un pezzettino di sapone.
Nulla ti basta, nulla spegne quella sete di possesso se non per qualche minuto.Forse.
Cerchi di fregare tutti e a tutti, viscidamente e senza pietà.
Sei avido, tirchio e pidocchioso e purtroppo lo sei anche nei sentimenti.
Non sai dare significato alla tua esistenza se non per le cose che possiedi e che con cupidigia trattieni.
Non conosci la ricchezza che c'è nel regalare un sorriso e nel donare gratuitamente una piccola cosa a chi ne ha bisogno.
Non conosci la gioia pura che si sente nascere nel cuore quando qualcuno ti dice "grazie".
Non conosci rispetto per il dolore che provochi con la tua avidità, ma la cosa peggiore è che non riconosci neppure il tuo, di dolore.
Non vuoi ascoltare la vergogna che spesso provi per te stesso, il disagio che senti per non godere veramente di nulla.
Che vita triste e infelice... non sai quante cose ti perdi, tu che credi di avere tutto.
L'avaro è colui che vive da povero per paura della povertà. Anonimo
Vissero infelici perchè costava meno. Leo Longanesi
Cos'è l'avarizia? Un continuo vivere in miseria per paura della miseria. San Bernardo
Chi troppo insacca squarcia la sacca. Proverbio popolare
Altra cosa.
Non so se ti hanno avvisato, ma sotto terra non ti porti nulla di tutto ciò che hai accumulato.
Azzzzzzz....
e non sei nemmeno simpatico come Paperon de Paperoni.
Nessun commento:
Posta un commento