2 apr 2013

Orto in giardino: semine e trapianti. Orto Clemente, sempre più sorridente.

È impossibile non parlarne, primo perché ho creato la pagina ad hoc per l'orto Clemente (ho aggiornato il calendario delle semine, con le semine di aprile), secondo, perché ormai sul blog appunto molti momenti importanti e quello che è avvenuto nelle ultime settimane non posso non scriverlo. E poi voglio far vedere a tutto il mondo pezzettini del mio immenso podere, 'sti cento metri quadri che mi cambian la vita ogni giorno, insomma.
La gioia è incontenibile, ad ogni zappata mi pare di disciogliere un piccolo nodo, di ogni manata di terra sento il profumo e tutto il mio essere è felice. L'ho agognata, l'ho bramata, l'ho desiderata e adesso è mia. Parlo dell'orto, del mio orto e del giardino, del mio giardino. (lo ripeto spesso perché a volte mi sembra ancora un sogno)
"Sei felice, eh?", mi dice la mia dolce metà mentre trattengo le lacrime a stento.

Prima di tutto mostro con orgoglio enorme, l'aiuola dei bulbi piantati appena venduta la casa vecchia. Quando ancora non si sapeva quando ci saremmo trasferiti, prima ancora di pensare ai mobili, io piantavo crochi, anemoni, iris, mughetti e ciclamini. Sei metri di fiori che ogni giorno mi regalano più che un sorriso; ogni giorno spunta qualcosa di nuovo e mi sento una bimba emozionata dallo sguardo meravigliato.
"Non avrei mai creduto che quelle robe secche sarebbero fiorite. Fa proprio bene al cuore vedere tutti questi fiori." sempre lui, mentre io mi godo il suo sguardo compiaciuto.


Settimana scorsa, quando il tempo ci ha regalato delle giornate assolate, abbiamo zappato e piantato le prime insalate, abbiamo seminato ravanelli, cicoria, spinaci e crescione. Non credo di riuscire ad esprimere a parole ciò che ho provato, posso riassumere tutto però, con le prime parole che mi vengono in mente: emozione, agitazione, felicità, risarcimento, malinconia e tantaggggioia. Ogni pianta mi ha risarcito di un boccone amaro ingoiato in passato. A me ci vuole proprio poco... dopo anni di minuziosa analisi e affinamento della tecnica di ingoiamento, ho riso a crepapelle piantando 'ste tre foglie di insalata. Buffa la vita.
"Ma cresceranno? Cioè, le mangeremo?" -.-
Le dimensioni di ogni aiuola, sono di centimetri 200x100 e le abbiamo rialzate di circa una spanna, lo scrivo che magari a qualcuno serve.
Nella foto sotto, si vedono a sinistra le aiuole coperte, fa ancora parecchio freddo e le scopro solo se c'è il sole, e a destra si intravedono i famosi semenzai (famosi per modo di dire). (a anche due piante di orchidee che stanno rifiorendo, questa casa fa bene anche a loro, per dire...)
"Maddai, incredibile che stiano fiorendo di nuovo!" dice sempre l'agronomo di casa. "E i pomodori... ma diventeranno grandi?"


Nel giardino erano state piantate dai costruttori moltissime piante di gelsomino (troppe per i nostri gusti e per i miei sogni di misto-fiori che ho in testa) perciò, oltre a regalarne parecchie e sostituirle con rosai e piante rampicanti come le clematidi, 3 le abbiamo trasferite in due vasi. Un gelsomino l'abbiamo posizionato in un vaso ad angolo augurandoci che si possa arrampicare sulla grondaia e gli altri due li abbiamo messi in un punto del giardino dove non abbiamo terra, ma piastrelle. Ho costruito una spalliera artiginale, usando quattro bastoni di bamboo incrociati in modo da permettere alle piante di crescere sostenute in altezza.
"Ma quante ne vuoi ancora tirare su?" mi domanda l'uomo dalla pala non troppo facile.
Mi sono poi comprata un ortensia, quelle piante che fanno quelle palle di fiori che si possono pure seccare e usare nei centrotavola o nelle confezioni natalizie spruzzate di color oro (vabbè, confesso che questi sono miei ricordi adolescenziali, dove ogni cosa che si potesse seccare trovava nuova forma nelle confezioni natalizie). L'ortensia è anche quella pianta che a fine fioritura, va potata senza troppa attenzione e che ad ogni primavera riempie di gemme verdi i bastoncini secchi che rimangono inermi per tutto l'inverno. Abbiamo deciso di metterla in pieno sole facendo un'aiuola  di centimetri 80x80, diventa un gran bel cespuglio ricco di colore perciò, ci è subito piaciuta l'idea di averla davanti alla camera di Elisa.
"Mi fido di te..." sembra dire. Sembra.


Sono i giorni giusti per interrare i lamponi, le more, i ribes in pieno sole e le fragole preferibilmente in semi ombra, per avere sempre frutti piccoli freschi per tutta l'estate e per fare qualche conserva. "Vado a comprarne altri? Ma ne mangeremo abbastanza? Cioè, ce ne saranno abbastanza per fare merenda?" disse sempre lui, piantando la  decima pianta di lamponi.
Si possono anche trapiantare le erbe aromatiche, quelle che al momento non temono troppo il freddo come salvia, rosmarino, timo (per il mio dado), melissa e menta per gli sciroppi e ho trovato, con mia enorme gioia una pianta di stevia (quella che si può usare al posto dello zucchero, quella che si può usare sia secca che fresca per dolcificare, quella che ha bisogno di un posto soleggiato e molta acqua per crescere in tutta la sua dolcezza).
"Pure lo zucchero vuoi sostituirmi"...
Vai a capire gli uomini quando fanno dell'ironia. Io rimango comunque felice. Inginocchiata nell'orto la labirintite non mi sembra nemmeno di averla. O forse è solo felicità, "ma chissene!", dico io.

Franci

4 commenti:

  1. meraviglia delle meraviglie, ne sento il profumo e la felicità che ti invade. ed anch'io invidiandoti un bel po' ;-) mi trovo a pensare ancor prima di esserci alla vita che ho sempre sognato, orto giardino legna da bruciare e vita da vivere in semplicità. w l'orto clemente e la sua contadina:-)

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    1. Grazie, me lo sto assaporando come non avrei mai creduto.

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  2. quella sensazione lì, che fa dire stupefatti ed emozionati "è mia!", la conosco! Siamo nella casa nuova da poco più di un anno dopo una vita in condominio e ora c'è il prato da coccolare, un angolino da trasformare in orto clemente, piantine da trapiantare, bulbi da osservare... Sono molto arrabbiata con questa primavera in ritardo: c'è da fare!!!!!

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    1. C'è da fare sì! Io infatti, del tempo un po' me ne sbatto, faccio comunque.
      Sono Nicchiona, socia... :)

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