30 ott 2012

Tra moglie e marito non mettere... ancora #trasloco


Ho spesso cercato istruzioni per il buon uso di un uomo ma purtroppo non ho ancora trovato il libercolo giusto, credo. Diciamo che talvolta procedo a tentoni sbattendo contro spigoli irti o muri di gomma. Spesso mi sono ritrovata a leggere libri per avere una corretta visione dell'altra parte della mela, i maschi, gli uomini, quelli lì insomma, ma ad oggi non ho ancora trovato uno strumento valido che mi desse e mi dia, un modo certo per capire il loro universo. Che uomini e donne siano diversi non solo per anatomia è assodato, che si abbia una maniera completamente diversa di vedere e percepire le cose della vita anche, ma sotto effetto trasloco mi si impenna paurosamente il rischio di infarto, non ci vedo più dalla rabbia e ogni teoria di buona convivenza va in vacca. Ormai è sempre più sicuro che se non divorziamo adesso, rimarremmo insieme per il resto dei nostri giorni.
Fondamentalmente so di essere una "cagacazzen" e so anche che quando voglio far capire qualcosa che nella mia testa risulta essere logica, sicura e giusta, mi impunto e mi impallo a mo' di disco rotto e ripeto la stessa cosa anche per mille volte, avendo solo cura di usare i sinonimi che tanto amo.
Il discorso tipo?
"Vorrei mettere il frigo di là." questa è la mia prima dichiarazione di intenti, mentre la dico penso anche al fatto che l'elettrodomestico suddetto, non può essere concepibile in un'altra parte della casa. "Penso che avere il frigo di là sarebbe la cosa più comoda" questa è la seconda espressione di volontà e mentre le parole escono dalla mia bocca so già a cosa stiamo elegantemente (ancora per poco) andando incontro. "Credo fermamente nel fatto che il frigo debba essere messo di là, altrimenti si rovina tutta la linea della cucina" questo potrebbe o per lo meno dovrebbe essere un avvertimento della serie senonmiascoltiorasòcazzi ed enunciando la frase, lui comincia ad andare in palla perché si sente sotto attacco. "Possibile che tu non capisca che se non mettiamo il frigo di là, facciamo una cazzata?" qui i toni si inaspriscono e cominciano ad andare pure sul personale, sento la vena sul collo che comincia a pulsare preoccupantemente, ma lui rimane imperterrito in silenzio. "Ma porca vacca, voglio il frigo di là, ho deciso così, è la cosa migliore e se tu non lo capisci sono cavolacci tuoi, tanto tu non cucini mai, non fai mai nulla, a te non te ne frega mai niente" questa invece è la vera e propria dichiarazione di guerra, ma l'uomo in questione, l'altra metà del mio cielo, l'amore della mia vita nonché padre di mia figlia, non sembra capire. I suoi occhi rimangono a "pesce palla" da giorni, nulla lo distoglie dal pensare che siamo in ritardo col trasloco e lui non ha ancora trovato il tubo al led giusto, mentre io parlo del frigo. Allora scatta il piano da guerrafondaia e stratega pura (detta anche str...) che alberga in me da sempre "Senti, se non sei capace di capire quello che voglio dire è perché hai dei problemi con me. Credo di essermi espressa in italiano e tu continui a non capire. Facciamo così, sono colpevole perché forse non mi sono espressa in modo da potermi far capire agevolmente da te. Allora questo cazzo di frigo dove desidereresti metterlo?" prendo fiato mentre sbatto stracci a destra e a manca e continuo "No perché porca miseria, se non ti interessa prenderti la responsabilità delle tue scelte, sei uno cresciuto male, eh!" irrefrenabile continuo a sibilare "E poi non so se ti rendi conto, che ogni volta fai su un casino, stiamo parlando di un minchia di frigo!"
...
Ogni volta ci casco, ogni volta credo che condividere i miei pensieri filosofici sul discorso in questione del momento, possa essere interessante ed essenziale anche per lui. La  colpa infatti è solo mia, anche questa volta. Se io avessi detto: "Chi si occupa del frigo? Ti va bene se ci penso io?" Avrei certamente ricevuto una risposta e mi sarei evitata di provare questa sorta di furia omicida ogni volta che in questi giorni ci siamo incontrati a teste basse. E quando poi mi è stato detto: "Occupatene tu, a me va bene quello che scegli tu" è troppo tardi, no? Ma dimmelo prima cazzo!, che mi eviti notti insonni a pensare alla sorte di questo poveraccio che è il nostro frigo! Ok, ok, ho capito. L'istinto che provo nel chiedergli col sorriso riparatore "Alla lavatrice, ci hai pensato?" me lo metto in tasca. Tanto so come andrebbe a finire.
Franci
Ps. Vorrei tranquillizzare chi è preoccupato per le sorti di questo pover'uomo, lui sta bene, sono io quella che da i numeri ultimamente, questi sono i miei giorni di scazzo, settimana prossima tocca a lui e alle sue fisse filosofiche: credo che si tratterà di tubi al led e prese volanti per i lampadari. Io mi scarico blaterando di frigo e lui si spacca la testa d'ansia per i lampadari, lui si scarica urlando che i tubi che ha visto sono il meglio comefaianoncapirlo e io mi sfracello contro il muro delle mille cose da risolvere e poi ci diamo di nuovo il cambio. Forse è proprio questo il nostro segreto: passiamo fasi alterne, in pratica ci alterniamo nel romperci i coglioni a vicenda, ci avvicendiamo e siamo insostituibili per l'equilibrio "incazzo-scazzo" detto anche "pallepiene-pallevuote" dell'altro, perciò credo di sì: anche questa volta, non ci si separeremo.

Purtroppo non posso importare i commenti dal vecchio blog, li inserisco comunque qui (vanno letti dal basso verso l'alto (non riesco proprio a fare di meglio)

Franci Mumtrioska
mumtrioska.wordpress.com
Franci Mumtrioska
mumtrioska.wordpress.com
Ma dietro un uomo così, c’è sempre una grande donna e non credo 
serva dire che non è mia suocera! muhahahahahahahahahahahha
Barbara mfc
mammafattacosi.com
Rabbrividisco!
Barbara mfc
mammafattacosi.com
Lui é un sant’uomo. Io lo stimo. Diglielo.
Hahahahahh
Franci Mumtrioska
mumtrioska.wordpress.com
(ahahahhahahahaha)
conilcuoreelemani
conilcuoreelemani.wordpress.com
Franci Mumtrioska
mumtrioska.wordpress.com
toccherà andare avanti così :)
conilcuoreelemani
conilcuoreelemani.wordpress.com
quando trovi il libretto di istruzioni passalo, eh!
Franci Mumtrioska
 cosa Ciusta! Lo ripeto molte volte perché voglio essere sicura di essere 
ascoltata. ok, smack collega.
Sara Pavanello
quando voglio far capire qualcosa che nella mia testa risulta essere 
logica, sicura e giusta, mi impunto e mi impallo a mo’ di disco rotto e 
ripeto la stessa cosa anche per mille volte, avendo solo cura di usare 
i sinonimi che tanto amo.”
Ah no ma questa sono io!!!!
Noi abbiamo adottato la politica del “chi se ne occupa” altrimenti 
andiamo in guerra :P e cmq luca continua a dirmi che nn sa leggermi 
nel pensiero :P
smack cagacazzennnn

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