Con la lingua a penzoloni.

Ogni tanto ci vuole, serve per staccare, per ritrovare se stessi, per ritrovare il godimento dello stare insieme in famiglia, per godere del silenzio, dei rumori, dell'aria fresca e il sole, seppur sia metà ottobre, ancora tiepido.
Abbiamo la fortuna di abitare in un bel posto, dopotutto...

Certo, non è la Maremma (dove ho lasciato mezzo cuore),




non è la Romagna (dove ho lasciato l'altra meta')

pero' in fin dei conti non è nemmeno la mia Milano, che pur amandola alla follia, non ci tornerei a vivere (o forse si, questo ancora devo chiarirlo).

Ho imparato ad amare... oddio, diciamo farmi piacere il posto dove abito, e la cosa che mi piace di più sono le nostre luuuuuuuuuunghe passeggiate nei boschi.

Cosi lunghe che ogni tanto rischiamo di perderci cercando strade alternative per il ritorno, rischiando di attraversare un ruscello alto fino al ginocchio per non girarci intorno...

E sentire lo scricchiolio delle foglie sotto ai piedi (quelle poche foglie che son cadute, essendosi rese conto che l'autunno è arrivato... per lo meno da calendario), riempirci le tasche di ghiande per guardarle meglio a casa, sentire i rumori della natura in cerca di un grugnito di cinghiale (perchè gli uomini di casa, si sa, quello van cercando), soffiare i soffioni, buttare sassolini nell'acqua per veder saltare le rane, guardare sorpresi more e fiori (ancora adesso???) e godere, godere di questi pomeriggi bellissimi.

E dopo il bosco, ritrovarsi qui e gustarsi il paesaggio, il rumore dell'acqua e il gracidare delle rane..

... e veder brillare l'oro "de noartri"...

Incamminarsi verso casa...

...con un tesoro stretto nelle mani...

e la lingua a penzoloni !

E se questo week end avete la possibilità di prendere figli e cani e godervi una passeggiata nella natura, fatelo!! e venite a raccontarcelo !

Odile.