21 giu 2013

Basilico e pomodori: come farli produrre meglio, #ortoClemente

Fare l'orto per me, è un lavoro di quelli che mi danno un piacere immenso come se prendermi cura delle piante, fermasse i miei pensieri ed il tempo. Ci sono volte in cui passano le ore senza che io me ne accorga, senza fatica o patemi d'animo perché l'unico problema è quello di non pensare ad altro se non a quello che sto facendo. Conoscendomi abbastanza bene per me è terapeutico, perché solitamente mentre sto facendo una cosa penso ad altre mille che devo fare.
L'Orto Clemente è uno dei risultati più belli di questo trasloco, che purtroppo sta portando qualche strascico di troppo, ma avere lui mi fa tornare a sentirmi leggera. Fanculo, aggiungerei.
Ho tutto pianificato molto a sentimento, ogni pezzetto di terra è occupato da piante e non speravo nemmeno lontanamente di riuscire a provare così godimento.

Tornando alle cose serie comunque, ho i cetrioli più incredibili mai visti. Una mattina Lollo era piccolo e sottile, alla sera era già lungo una spanna e più grosso. Che robe!
Credo veramente di avere un orto magico.
Per non parlare dei pomodori, che essendo quaranta sono ancora senza nome, che una mattina mi sono sembrati molto assonnati ma alla sera erano un tripudio di fiori.
È magico, c'è poco da fare. (e me lo merito tutto, per dire)

Quello che mi fa più ridere però, è che è un orto stracolmo, esageratamente florido, leggermente obeso direi, e credo che mi rappresenti anche figurativamente: pomodori, carote, porri, aglio, sedano, spinaci, cicoria, lamponi, fragole, erbe aromatiche, fagioli e piselli in ogni piccolo spazio libero. Diciamo che Clemente è il contenuto e l'orto è il contenitore, proprio come la Mumtrioska per me. Non che a me spuntino pomodori e piselli in ogni dove, anzi, ma ecco, lo sento proprio mio quasi carnalmente. (come una moto per un motociclista, lo sento come un prolungamento di me ma qui andiamo troppo sul filosofico e io devo scrivere di cose serie)

Quello che sono riuscita a realizzare è un orto che nel giro di qualche mese ci ha reso quasi autonomi per quello che riguarda l'acquisto della verdura e a conti fatti questi quaranta metri di giardino coltivato, ci ha fatto risparmiare all'incirca 300 euro al mese e poco più. Ho rifatto i conti molte volte perché non ci credevo del tutto, eppure il mese scorso per esempio, abbiamo speso solo 200 euro di spesa.

È una magia, non c'è dubbio.

Come è incantato il pensiero che va sempre alla stessa persona che questa passione me l'ha insegnata, l'ha nutrita e accarezzata pazientemente nel tempo: mia madre. Certe volte conosco le soluzioni ai vari problemi che si presentano senza pensarci su: i gesti sono automatici, le legature le faccio ad occhi chiusi e i trucchi di tagli e sfoltimenti sono completamente guidati dall'alto.
Non tutti hanno questa fortuna e me ne rendo conto, perciò, visto che mi è stato più volte chiesto arrivo finalmente a far vedere come io cimo il basilico e sfemmino i pomodori, affinchè le piante diano il meglio di loro. Questo lavoro vale anche per le piante sul balcone e spero che sia chiaro, al massimo sapete dove trovarmi.




Oggi è anche venerdì, il giorno della Perla, perciò:

Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel silenzio.
Elias CanettiLa provincia dell'uomo, 1973

Buon fine settimana, il mio sarà silenziosamente acido, Franci.

3 commenti:

  1. L'orto dà soddisfazione, non c'è dubbio.... a parte quello di mio suocero che ho abbevverato tutta la settimana. :(

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    1. Ho letto. Ma quella è una coltivazione intensiva e poi è del suocero ;)
      Clemente è solo MIO e un pochino di Elisa e Devis.

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  2. io sono stata un flop, nn ci vado mai,tra ale, l'operazione ecc ecc cresce l'erba, l'ho amato poco! il prossimo anno migliorero', averlo lontano da casa nn aiuta

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