Il bello dei sogni che si realizzano.

Mentre la stai aspettando, ogni muscolo è rilassato per riuscire ad abbracciarla meglio. Ti senti anche come ai blocchi di partenza per una gara importante: pronta allo scatto e trepidante perché sparino.
Suona e arriva il momento dell'incontro, l'emozione diviene persino fisica, quando sulle punte, tappa come sei, ti sollevi e ti aggrappi alle sue spalle.
O quando nell'entusiasmo lei ti sbatacchia facendoti andare in tilt il labirinto ridi. ("Io sono una fisica sai? Devo contenermi e stare attenta al tuo labirinto" Ma no! Sbatacchiami quanto vuoi!) E ridi di nuovo. Io rido ancora.
Mentre la accompagni alla porta pensi a quanto è bella la vita.

Quando la vedi seduta al tavolo da pranzo, ti chiedi come cazzo si fa ad avere un tavolo tanto piccolo, per un'amica così grande. E con un sorriso ti rispondi che quello che sceglierai sarà come minimo il doppio di  dimensione e pure allungabile, che non guasta mai.
Mentre le parli, ti accorgi che quegli occhi lì, li vedi anche per telefono. Sono proprio gli stessi. Che quelle parole e quei suoi gesti te li sei immaginati.
La guardi e pensi che in questa casa nuova, lei ci sta benissimo, si intona con ogni cosa, anche nel profondo.
Pure gli Schlutzkrapfen e il vino "Mori Vecio" le stanno bene, per dire. Si intonano al suo incarnato.

Senti  che vi siete scelte e sei grata  per tutte le delusioni che ti hanno insegnato a scegliere chi avere al tuo fianco. Perché anche se è in viaggio, anche se è un affetto lontano non più di tre ore di strada almeno che non ci sia una bufera di neve a Bologna, ce l'hai vicina.
Io rimango frastornata. Sono piacevolmente rintronata dalla felicità di un incontro tra due cuori.
Perché, commuoversi insieme per un sacco nanna con la scritta "il bello dei sogni" non è da tutti.
E ho imparato che molte delle mie domande hanno spesso la stessa risposta: sì.
Per le altre esiste il #saltalamerda. E io sono felice.

Franci.