15 ott 2012

Lei e lo stanking.

Ho un'amica. È una Donna che conosco da una decina d'anni ormai. La prima volta che ho sentito parlare di lei, mi dissero che non poteva lavorare perché era in ospedale, per una delicata operazione alla  testa. Una bella presentazione, no? Per mesi è stata "la tipa che è stata ammalata" ed in casa si è spesso parlato di lei e delle sue sventure. La sentivo vicina, ci avvicinava la sofferenza, credo. Poi ci siamo conosciute personalmente, ci siamo piaciute e come succede per tutte le persone che si trovano in sintonia, abbiamo cominciato a cercarci a vicenda. Credo di poter dire che negli anni abbiamo imparato a rispettarci, a rispettare i nostri silenzi reciproci e condividere anche da lontano le gioie e i dolori.
Per mesi e mesi le ho augurato di trovare un uomo che la potesse rendere felice, "ne hai bisogno, ti può aiutare, hai bisogno di fare un poco di 'moto'...." mi ricordo ancora i messaggi pieni di malizia ed ironia che le spedivo per farla sorridere e che custodisco dopo qualche anno, ancora sul mio cellulare. Un giorno questo uomo (faccio molta fatica a chiamarlo così, ma di solito "uomo" si usa per ogni soggetto di  genere maschile e lui è proprio uno di questi) è arrivato, ed io ero veramente molto felice per lei, quando poi, dopo qualche mese mi disse di aspettare un bimbo... pensai commossa, che i miracoli esistono e che la vita è sempre meravigliosa. (lo penso ancora, sia chiaro, anche se la vita a volte prende degli strani percorsi)
Insomma per farla breve: nasce un meraviglioso bimbo e un paio d'anni dopo, il suo compagno (che la tradisce), "si lascia beccare" ed in pochi giorni, si lasciano definitivamente. Tutto finito. Ok, molte storie purtroppo finiscono male, ma l'epilogo della loro storia segna esattamente l'inizio di un calvario, il suo ennesimo calvario: lui comincia a minacciarla. Invidioso di lei come madre comincia a riempirla di telefonate intimidatorie, geloso di lei come Donna comincia a seguirla e vessarla. Io non ho la capacità di esprimere con le parole quello che questa Donna ha passato, non riuscirei mai e poi mai, a far capire il terrore, il panico, lo sgomento, la sofferenza, il dolore, la fobia e i sentimenti che ha provato ad ogni squillo del telefono, per ogni messaggio ricevuto, per ogni minaccia e offesa ascoltata ed infine quando è stata messa in dubbio persino come madre.
Questo di chiama stalking.
Questa Donna si è trovata catapultata in una situazione allucinante e con lei il suo bambino; avendo paura per lei e per suo figlio, comincia la sua ricerca di informazioni: come posso difendermi? come posso tenerlo a bada? chi può aiutarmi? Le viene indicata un'Associazione della nostra città che le consiglia di cominciare sporgendo denuncia, ma nonostante ciò lui non molla il colpo, continua a starle addosso e non le lascia vivere una vita normale. Detto tutto questo: Lei ad oggi, non ha avuto il sostegno di cui avrebbe necessitato e che necessita
L'altro giorno, viene pubblicato un articolo sul nostro quotidiano locale, Alto Adige, in cui gli assessori alle Pari Opportunità e alle Attività sociali, si dicono molto soddisfatti del lavoro svolto dalle associazioni, dalla Polizia, dagli Enti ecc., in tema di difesa delle donne maltrattate e bisognose, tanto da sentire l'esigenza di istituzionalizzare una rete di associazione ed enti e studiare un protocollo d'intesa fra le stesse. In quell'articolo, parlano anche del supporto economico, psicologico alle donne e quello che viene dato ai figli e bla bla bla.
Letto questo, dico: non è vero!
Lei quest'aiuto l'ha umilmente cercato e l'ha bramato, quando nella disperazione più profonda è stata lasciata completamente sola. Le hanno parlato e quasi promesso un futuro migliore, paventandole anche  la possibilità di allontanarsi dalla provincia, ma alla prima udienza l'hanno abbandonata. Può essere che sia proprio sfigata l' Amica mia eh, ma questa Donna, subisce da moltissimi mesi, da sola, questa situazione: lui ha continuato imperterrito a romperle l'anima, lui non ha mai smesso di torturarla, gli avvocati a cui è dovuto ricorrere per difendersi da "questo", se li è dovuti pagare di tasca propria, ha dovuto cambiare casa, ha riparato le ruote squarciate con i suoi soldi, deve difendersi dalle accuse più volgari, infamanti ed umilianti; sono mesi che suo figlio vive questa situazione e Lei come madre si è sentita più volte annientata. Non voglio entrare nel merito delle separazioni che avvengono quando ci sono dei figli (mi sa che prima o poi ne parlerò), ma le motivazioni per allontanare questo padre e per proteggere madre e figlio, sono valide e sotto gli occhi di molti. Eppure Lei, deve attendere. Deve attendere che lui sia dichiarato per quello che è veramente, deve attendere che le udienze si svolgano e che possa sentirsi finalmente al sicuro. Deve attendere insieme al suo avvocato, che grazie a Dio, le sta vicino, la supporta molto umanamente, le da coraggio e la sprona a reagire . Inutile dire però, che questo avvocato Lei lo deve pagare. L'Associazione, la rete di associazioni ed enti e il loro sostegno dove sono?
In questi giorni, dopo le ultime notizie, (penso al bimbo portato via a forza e anche alla ragazza che si è suicidata dopo aver subito cyber-bullismo) mi sento impotente.  Completamente impotente. Oggi, ripenso a quanto ho desiderato che la mia Amica trovasse un uomo e tornando indietro molto probabilmente farei lo stesso, perché amo il suo bambino e non potrei immaginarla realizzata e felice nonostante tutto, senza di lui. Ma mi piacerebbe far sapere, che comincio ad odiare la politica e chi si riempie la bocca di parole: sono rimasta indignata nel leggere quelle bugie, proprio (e forse volutamente) nella Giornata internazionale della bambina e della ragazza. Saprò a chi andare a chiedere spiegazioni, se un giorno leggerò di Lei sul giornale e non sto parlando di quando vincerà 1 milione di euro alla lotteria. Che altro posso fare? 
Ringrazio l'Amica di cui parlo, perchè non mi ha mai fatto pesare la mia impotenza, la ringrazio per il fatto di poterle rimanere vicino e di aver potuto utilizzare la sua storia, per scrivere questo post. Purtroppo però, di storie così, ne esistono molte.
 
Franci

1 commento:

  1. Purtroppo non posso importare i commenti dal vecchio blog, li inserisco comunque qui (vanno letti dal basso verso l'alto (non riesco proprio a fare di meglio)

    Franci Mumtrioska
    Inviato il 16/10/2012 alle 00:14
    Lei ha letto tutto naturalmente, ed io vi ringrazio per i commenti

    Beta
    bimbumbeta.blogspot.it
    Inviato il 15/10/2012 alle 12:22
    E’ vero, verissimo ci si sente altamente impotenti… ma già restare in ascolto, può essere un grande aiuto! <3

    simona
    ilpampano-designbimbi.blogspot.it/
    Inviato il 15/10/2012 alle 12:10
    Che situazioni, struggenti e che rendono sempre impotenti. Ha ragione Elena, potrebbe provare proprio con quella associazione, si chiama Doppia difesa. un abbraccio

    Elena Valli
    elegraf77.blogspot.it
    Inviato il 15/10/2012 alle 12:06
    Uffa che brutta situazione, senti perché non cerchi l’associazione quella che ha messo in piedi Michelle Hunziker? Non so magari loro aiutano davvero..almeno spero. Lei ha subito stalking..e sa cosa vuol dire forse è vero che aiuta..

    RispondiElimina