31 ago 2012

Paralimpiadi Londra 2012: che spettacolo!

Sono spalmata sul divano e sto guardando per la prima volta, la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Londra 2012.
Mi piacciono la musica e i balli, ho ancora negli occhi la cerimonia delle Olimpiadi e non so cosa aspettarmi di preciso, ma attendo con immensa curiosità il momento degli atleti. Finalmente comincia la loro sfilata: guardo quei visi sorridenti ed emozionati e penso che alcuni siano veramente belli.
Continuano a scorrere le immagini, sento solo in lontananza i cronisti che mi disturbano quasi, mentre continuo a scrutare tutti quei campioni. 
Il mio pensiero arriva fino a quelle persone straordinarie che stanno sfilando fiere, penso a quanto siano speciali e non per la loro disabilità, ma per il loro amore per lo sport e per la vita.
Più prosegue lo spettacolo, più mi rendo conto che sto assistendo ad una festa: 

per la vita, sulla vita e della vita.

La cerimonia piena di colori e musica prosegue, comincio a sentirmi sempre più piccola. Io che mi lascio rovinare una giornata per delle cazzate, io che non riesco spesso a vedere oltre al mio naso, penso all'impegno e alla caparbietà di chi nonostante tutto, è arrivato a lottare e ad impegnarsi per ottenere questo risultato importante e mi vergogno un po' della mia incostanza e cialtroneria.
Non amo pensare al diversamente abile, come una persona che mi sta per forza simpatica perchè è sfortunata e deve per forza piacermi altrimenti sarei politicamente scorretta: ho conosciuto persone diversamente abili che mi stavano sulle palle in maniera "speciale" (per essere educata), ma sono letteralmente affascinata da queste facce e questi corpi. 
Ciò che mi colpisce così tanto è la dimostrazione, che la vita può sempre sorridere, nonostante la strada sembri solo in salita, che ha mille possibili sfumature per tutti quelli che le sanno, le vogliono e le possono vedere e cogliere. 
Chi partecipa alle Parolimpiadi lo fa per vincere, come chiunque partecipi ad una gara; non sono individui tristi e disagiati quelli che tra una sedia a rotelle o un bastone stanno sfilando orgogliosi, anzi! Basta guardarli veramente: sono uomini e donne che gareggiano perchè l'hanno desiderato, l'hanno voluto e che ce l'hanno fatta.

Sono felice di aver guardato l'apertura di questi Giochi, sono contenta del significato che  in questo momento assume lo sport, sono entusiasta del faro che oggi e per i prossimi giorni, è e sarà puntato su chi è diversamente abile all'interno di una manifestazione così prestigiosa. 
Spero che questa speciale occasione, sia per tutti uno spunto per capire qualcosa di più di questo Mondo di là, e non parlo solo di Sindrome di Down, ma di tutte quelle "caratteristiche" che rendono più "impegnative" le vite di molti e di cui di solito non si parla o si parla a fatica e di sfuggita.

Barbara Mammafattacosì nel suo ultimo post, ha risposto alle domande della sua bimba sulle Paralimpiadi, voglio segnalarlo perchè mentre lo leggevo, oltre ad aver pensato per l'ennesima volta a quanto sono preziose queste sue condivisioni, ho capito che è molto utile e regala molti indicazioni per parlare con semplicità ai nostri bimbi di questo evento.
Sono sempre convinta che parlare di disabilità, diverse abilità o come le si vogliono chiamare e continuare a farlo, possa fare la differenza.

Ma arriviamo al dunque, io ho già scelto il campione assoluto di Londra 2012, ed è il "Magnacracker" Killò, olè!

foto gentilmente prestata da Mammafattacosì
C'è una cosa che forse non ho mai fatto: ringraziare proprio Killò
Grazie a te, mi è tornata la speranza in un cambiamento e la voglia di contribuire nel mio piccolo, affinché la disabilità un giorno, venga riconosciuta come caratteristica e non solo come uno sterile disagio. 
Grazie al tuo sorriso sapientemente fotografato, (ma io l'ho visto pure di persona, tiè) mi sento più sensibile ed interessata nel  partecipare attivamente affinché tu possa crescere ancora più sereno, sempre nel mio piccolo.
Saperti davanti alla televisione mentre balli durante l'inaugurazione dei Giochi, mi ha riempito il cuore. 

Grazie Magnacracker, dalla zia Magnacrauti.


Franci

2 commenti:

  1. Cara Fra, zia magnacrauti,
    Anch'io sto guardando con emozione gli atleti delle Paralimpiadi . Mi chiedo perchè continuiamo a chiamarli diversamente abili: nuotano, corrono sollevano pesi, come gli atleti delle olimpiadi. L'abilità è la stessa.
    Sono persone che amano lo sport e la vita al punto di andare oltre a quelli che sembrano i limiti della loro disabilità.
    Si può andare oltre i propri limiti.. Una grande lezione di vita.
    Quanto a Killò.... A me ha cambiato la vita, a tutti noi. Ha portato significati nuovi. Sono immensamente felice di sapere che lo ha fatto anche con te, da questo video e di persona. La sindrome di down è una caratteristica, un particolare che non descrive una persona. Io non lo immaginavo, ora che lo so vorrei che se ne accorgessero in tanti.
    Grazie :)))

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    1. Bisogna parlarne sempre di più, allora ;)

      Grazie a voi ♥

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