28 feb 2012

Ehi... QUI NON SI TOCCA !

Prendo spunto dal post di Bilinguepergioco, che ha trattato un argomento molto importante del quale avevo già trattato sul mio vecchio blog (il gufo, il principe, la fata) e che conviene riprendere anche in Officina.


Sto parlando della Regola del Quinonsitocca lanciata dal Consiglio d'Europa.


Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza 
sessuale.
Può succedere a bambini di entrambi i sessi, di ogni età, indipendentemente dal colore della pelle, dalla classe sociale e dalla religione. Spesso l’autore dell’abuso è qualcuno che il bambino conosce e di cui si fida. L’autore di abusi può anche essere un altro bambino.


Puoi fare in modo di evitare che accada al tuo bambino.
Vediamo cosa fare per evitarlo.





Che cosa è la Regola del Quinonsitocca


È semplice: 
un bambino non deve lasciarsi toccare le parti del corpo che sono generalmente coperte dalla biancheria intima. E non deve toccare gli altri in quelle parti.


La Regola aiuta inoltre a spiegare al bambino che il suo corpo gli appartiene, che ci sono segreti buoni e segreti cattivi, e modi di toccare buoni e modi di toccare cattivi.


La Regola del Quinonsitocca comprende 5 punti importanti.

Tre punti importanti da insegnare ai bambini:


1. Il tuo corpo ti appartiene
Si deve insegnare ai bambini che sono padroni del loro corpo e che nessuno può toccarlo senza il loro permesso.
I bambini hanno il diritto di rifiutare un bacio o di essere toccati, anche da una persona che amano. 
Si deve insegnare ai bambini a dire “No”, immediatamente e con fermezza, a contatti fisici inappropriati, a fuggire da situazioni a rischio e a parlarne con un adulto fidato.


2. Modo di toccare buono – modo di toccare cattivo
 La Regola del Quinonsitocca li aiuta a riconoscere un limite evidente e facile da ricordare: la biancheria intima.


3. I segreti buoni – i segreti cattivi
La segretezza è la tattica principale utilizzata dagli autori di abusi sessuali. Per questo è importante insegnare la differenza tra i segreti buoni e i segreti cattivi..
 Ogni segreto che li rende ansiosi, li mette a disagio, incute paura o li rende tristi non è un buon segreto e non deve essere mantenuto; deve essere raccontato a un adulto fidato (genitore, insegnante, medico).


E due punti importanti per noi adulti:


4. La responsabilità della prevenzione e della protezione spetta a un adulto.
I bambini vittime di abuso provano vergogna, senso di colpa e paura. Gli adulti devono cercare di evitare di creare tabù intorno alla sessualità e accertarsi che i bambini sappiano a chi rivolgersi se sono preoccupati, ansiosi o tristi. I bambini possono avere la sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato. Spetta agli adulti essere attenti e comprensivi.
 Prevenire la violenza sessuale è prima di tutto una responsabilità che spetta all’adulto ed è importante evitare che siano i bambini a sopportarne il peso.


5. Segnalare e rivelare
Si deve indicare ai bambini che certi adulti possono fare parte del loro circolo di persone fidate che creano una rete di sicurezza per proteggerli. Dovremmo incoraggiarli a scegliere degli adulti che hanno la capacità di ispirare fiducia, sono disponibili ad ascoltarli e ad aiutarli.


Per approfondire il discorso vi suggerisco di visitare il sito:


dove potete trovare un simpatico e-book Kiko e la mano, da scaricare, stampare e leggere insieme ai vostri bimbi.


Diffondete e condividete queste informazioni amiche, cosi che i nostri figli sappiano reagire a questi orribili abusi.


Odile.

6 commenti:

  1. Sto guardando il sito della campagna mi sembra molto ben fatto, grazie! Queste cose mettono i brividi e verrebbe voglia di non pensarci, eppure dobbiamo DOBBIAMO

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    1. purtroppo tocca davvero farlo, o almeno prepararci a farlo prendendo spunto su Come farlo..

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  2. io invece sono un po' perplessa.. non ovviamente per il fine generale dell'iniziativa, ma il punto 2 mi sa un po' da blocco sessuale.. è un discorso troppo intimo e sensibile per bollarlo con questa "semplice" regola, soprattutto se si parla di bambini davvero molto piccoli.

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    1. Penso che la biancheria intima sia davvero facile da capire per un bimbo, ovvio, sto parlando di un bambino di età prescolare, non di un neonato.
      Il limite delle mutandine è facile da spiegare sia a mio figlio di 8 anni, come a mia figlia di due e mezzo.
      Blocco sessuale non mi sembra, arriverà l'età in cui sapranno che andare oltre le mutandine non sarà tabù, ma sto parlando di adolescenti, queste regole invece trattano di pedofilia, non di sesso.

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