Qui le altre puntate:
1. puntata la presentazione del Signor Cuore
2. puntata l'avventura nel bosco
Disegno di Riccardo Mazzoli |
Giacevano
ancora su quel MORBIDO muschio sul quale si erano addormentati e furono svegliati dal cinguettare degli
uccellini più mattinieri. Si sorrisero appena si videro, non era ancora giorno,
ma l'aurora stava per annunciare il sole, il cielo era terso e ancora
sdraiati, videro che sopra di loro aveva vegliato sul loro sonno, il Signor
Gufo che attento e vigile, appena vide il movimento sotto di lui, aprì un occhio
e disse:
"Buongiorno a
voi! Aspettavo che vi svegliaste per consigliare a te, Signor Cuore, un giretto
al Lago dello Specchio. Sono sicuro che sia necessario per il tuo viaggio."
Il Signor Fungo allora, disse al suo amico, che avrebbe ammirato tutto quello che si era perso negli ultimi tempi visto che aveva anche imparato a tirar sù lo sguardo, e che nonostante gradisse la sua presenza, aveva bisogno di stare un po’ da solo.
Il Signor Fungo allora, disse al suo amico, che avrebbe ammirato tutto quello che si era perso negli ultimi tempi visto che aveva anche imparato a tirar sù lo sguardo, e che nonostante gradisse la sua presenza, aveva bisogno di stare un po’ da solo.
"Ok amico! Gufo, ma
sei certo che possa servirmi??? Sei sicuro che non sarà pericoloso? E poi uno
specchioooooo…. Io odio gli specchi, non lo sai??!!!!"
"Sono
abbastanza saggio per sapere che nel tuo caso, specchiarsi in quel lago, è un passaggio
obbligato perché il tuo percorso sia completo. Potresti sentire la mancanza di
questa cosa in futuro, per cui buttati, il Lago ti aspetta."
"Va bene, io
ti ascolto, ma tu mi seguirai? Devo proprio andarci da solo? Rimarrò solo?"
"…"
"Bene, cominciamo proprio bene, non risponde nemmeno" pensò allontanandosi. "Nessuno mi capisce veramente,
ho scelto di camminare è vero, ma che mi venga detto cosa mi serve e
cosa no, non mi va proprio. E poi chi gli da l’autorità per sapere cosa sia
meglio per me? Mah..."
Si mise comunque in gioco e un po' frastornato e confuso si mise a camminare, si girò e vide che si stava lasciando alle spalle il tappeto ROSSO intrecciato solo per lui e che percorrendo il sentiero stava alzando un sacco di POLVERE.
Si mise comunque in gioco e un po' frastornato e confuso si mise a camminare, si girò e vide che si stava lasciando alle spalle il tappeto ROSSO intrecciato solo per lui e che percorrendo il sentiero stava alzando un sacco di POLVERE.
"Ecco, mi sporco pure tutto. Ma chi me lo fa fare?" disse sbuffando e tirando
fuori tutto il suo coraggio, chiuse i BOTTONI dello zaino, e proseguì. Era arrabbiato e si sentiva solo e abbandonato.
Più andava
avanti, più si accorgeva che il sentiero era ben segnato e ben curato, sembrava
fatto per lui, aveva la stessa sensazione che lo stessero, anche questa volta, aspettando, ma era comunque sull'incavolato andante eh.... quando ecco, ecco, ecco!!!!.... intravide un
laghetto e si mise a correre, adesso era certo che qualcuno stesse attendendo il
suo arrivo.
Giunse dunque
al Lago dello Specchio. Era impaurito, sentiva il suo respiro affannoso e il suo
palpitare rumoroso. Si avvicinò, fino a specchiarsi. In quell'istante si
vide nitidamente: stanco e affaticato, triste e un po’ pallido. Che delusione però, pensava che sarebbe successo appena arrivato qualcosa di magico, e invece...
Si riguardò distrattamente e in quel preciso momento, la Signora Libellula, si poggiò sull’acqua e fece scomparire l’immagine riflessa.
Si riguardò distrattamente e in quel preciso momento, la Signora Libellula, si poggiò sull’acqua e fece scomparire l’immagine riflessa.
"Ehi tu??? Ma come
ti permetti? Io mi stavo specchiando…"
Appena dette
queste parole, vide nitidamente l’immagine del viso della sua mamma: bello, luminoso, con il suo sguardo dolce e cominciò a battere così velocemente che gli
sembrava che sarebbe morto dallo spavento. O dall’ emozione. Cercò di riprendersi e di nuovo la
Signora Libellula, si appoggiò sull’ acqua.
"Ehi no, ti
prego!!! È la mia mamma che vedo, ti prego, lasciala qui ancora un po’.... noooo"
Guardò di
nuovo nello specchio d’acqua e vide il suo papà: con il suo gentile sorriso e l'espressione incoraggiante. L’emozione lo stava facendo
quasi sentire male. Era molto che non li vedeva, e sicuramente non si aspettava
di vederli proprio qui, adesso, insomma, era letteralmente senza fiato, battito e colore.
Di nuovo, la
Signora Libellula si poggiò sull’aqua e questa volta vi rimase.
"No, no, no!!!! Non
hai capito nulla! Io non li vedevo da tempo! Non è giusto che tu mi rovini
questo momento, sei perfida! Noooooooooooo…"
Urlò finché ebbe fiato per farlo e
riaperti gli occhi rivide il suo triste viso riflesso.
Deluso, amareggiato, addolorato e con
le lacrime agli occhi, vide che la Libellula si stava avvicinando, li richiuse,
non voleva vederla, non voleva avere nulla a che fare con lei.
La Libellula cominciò a sussurrare: "Ho voluto
farti vedere che sono dentro di te. Ti sei specchiato e le loro immagini si
sono riflesse nello specchio perché sono dentro di te. Nei tuoi ricordi, nelle
tue emozioni, nei tuoi lamenti, in ogni tua vittoria, in ogni tuo gesto, in ogni
tuo battito, in ogni tua lacrima e in ogni tua parola. Loro sono con te! Non sei stato, non sei e non sarai mai solo!"
Il Cuore,
sentì quelle parole così vere, che si sciolse in lacrime e si commosse di gioia. Non sarebbe mai stato
solo, avrebbe camminato sempre in compagnia, il suo viaggio doveva proseguire,
ma aveva ragione il Signor Gufo, se non avesse vissuto quest’esperienza, e quindi incontrato anche la Signora Libellula, non
avrebbe mai capito che ogni suo battito
era condiviso per amore e con amore con loro.
Ringraziò la
Libellula e sentì che aveva trovato delle risposte indispensabili per il proseguimento della sua ricerca.
Sentiva che
il suo battito era un insieme di battiti, una MUSICA che aveva sempre sentito,
ma non era mai riuscito ad assaporarne il vero significato e il vero ritmo.
Chissà dove
arriverà con questa nuova consapevolezza.
Vi do, anzi vi diamo appuntamento alla prossima puntata.
Vi do, anzi vi diamo appuntamento alla prossima puntata.
Franci MG F
Stamattina è mattinata di lacrimoni e magone! Prima un video (vedi FB) ora il signor cuore... :-***
RispondiElimina...............
RispondiEliminaa volte due lacrime fanno bene. é Natale, fra qualche giorno, e so che sentirò la mancanza dei miei genitori, come mi succede ogni anno. Il Signor Cuore oggi mi ha detto cose importanti, speciali. E ora proseguo il mio cammino.
Sono felice, se non si fosse capito, di averti incontrata sul "sentiero" cara Francesca.
@Linda questo racconto però, dovrebbe far passare le lacrime ;)
RispondiElimina@Barbara beh, il Signor Cuore era proprio all'arrivo del Natale che pensava... io lo so ^_^ e anche io sono molto felice. Molto!
@Francy: sì, sì è che oggi c'ho la lacrima facile... ma son lacrime buone, quelle che fanno bene ogni tanto!
RispondiEliminae piango anche io ogni volta che la leggo...
RispondiEliminae io invece sorrido ogni volta che rileggo la mia firma <3
RispondiEliminano, infatti... io non l'ho mica capita!
RispondiEliminaè il mio nome seguito dalle iniziali dei miei genitori. non sono sola, nemmeno quando scrivo ^_^
RispondiElimina♥ ♥ ♥
RispondiEliminaAmmiro in silenzio...non posso e non mi permetterei di fare altro..
RispondiEliminaAspettavo il tuo commento JSP, grazie di <3
RispondiEliminache bel racconto e che bella lezione di vita <3
RispondiEliminagrazie Sig Cuore e grazie Fra!
Tatiana
Elisa mi chiede spesso di leggerle le storie del Signor Cuore, immaginati l'emozione!
Eliminagrazie a te :*