14 mag 2013

Luana aka La Staccata: Le mamme non mettono mai i tacchi - antiguida al mestiere di mamma.

Non avrei immaginato di leggere un altro libro da mamme, sulle mamme, ma ero curiosa di leggere il libro di Luana, aka La Staccata: Le mamme non mettono mai i tacchi antiguida al mestiere di mamma. Cioè, io conosco una scrittrice e non compro il suo libro? Naaaa.
L'ho comprato appena uscito. (ora ne è uscito un altro, un ebook che presto sarà mio)

Stresso spesso Luana dicendole che la vedrei a teatro: ha questo modo di raccontare che a volte mi prende a tal punto, di riuscire a vedere delle scene oltre che le parole che leggo. A parte che la immagino perennemente gesticolante, ma questa è un'altra storia.
La sua ironia è contagiosa, ma come ogni ironia, ha un mondo nascosto dietro. Leggere questo libro è stato a tratti difficile, perché si sa, il senso di inadeguatezza e di colpa alberga in ogni madre e anche se è scritto con toni canzonatori, mi sono dovuta fermare spesso a ragionare sul mio ruolo di madre.

Mentre leggevo e per motivi diversi, mi sono venute in mente le amiche mamme, la mia di mamma, le mamme del parchetto, le mamme di Genitori Crescono (tra l'altro Luana tiene sul sito una rubrica con suo figlio) e così, mi sono fatta letteralmente un bel viaggio nella matritudine. Perché per quasi ogni battuta, ho scovato un messaggio più profondo, tipicamente mammesco. La scoperta poi, che mi ha fatto ancora più ridere, è che ci sono mamme messe molto peggio di me, lo sapevo, ma leggerlo nero su bianco mi ha provocato qualche ghigno di soddisfazione.

Con un sorriso, si possono affrontare le proprie paure, è possibile davvero! Spesso con una risata (anche isterica) si riesce a non pensare alla stanchezza molesta o al senso di claustrofobia. Il libro insomma, è rivolto a tutte le mamme, a tutte quelle che possono trovare conforto nello scoprire che alla fine dei conti facciamo più o meno gli stessi pensieri (madre igienista a parte, dalla quale mi dissocio in toto e che mi ha sconvolto, se leggerete il libro sconvolgerà pure voi).
I papà poi, possono trovare parecchi spunti di riflessione per capire ciò che avviene nella testa delle proprie compagne una volta che hanno partorito. Loro continueranno a partorire quel figlio ogni giorno così come le loro paure, partoriranno idee strampalate a giorni alterni e avranno bisogno di un compagno di viaggio che le possa e voglia accompagnare e che le capisca.

Concludo dicendo che prendersi troppo sul serio, non consente di guardarsi intorno. Guardarsi intorno e leggere questo libro potrebbe essere liberatorio: succede a tutte di sentirsi spaesate ma siamo davvero tutte sulla stessa barca, basta scegliere la prospettiva e la compagnia giusta.

Franci



2 commenti:

  1. Io ti lovvo Franci, #sallo... E ora ti linko orgogliosamente nello spazio "Dicono di me" del mio bloggino. Grazie, bbelladecasa.

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  2. E dice anche la verità sul mio peso. Questa settimana, almeno ;)

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