27 dic 2012

ZEN-zero: l'uso consapevole del rispetto di se stessi.

Di solito verso fine anno, i blog e i siti vari, pullulano di post colmi di buoni propositi e il web è traboccante di ogni tipo di oroscopo e previsione per l'anno che sta per iniziare. Io non ho nessuna intenzione di parlare dell'anno nuovo ma voglio fare qualche considerazione invece, di fine dicembre 2012. (sto guardando, tra l'altro, e forse non è un caso, Parenti serpenti di Monicelli del 1992, film che reputo perfettamente adatto per il giorno dopo il Natale)
Il punto centrale di questo mio post di fine anno, dopo aver anche superato abilmente  il fatidico 21/12/12 dei Maya, è questo: ZEN-zero.
Ho sempre saputo che la visione armoniosa del "peace and love" non mi appartenesse per niente, non mi sono nemmeno mai immaginata a fare meditazione, io non sono capace di stare ferma e calma. E no, non riesco a concentrarmi su come fare per stare calma se sono agitata o preoccupata. E no, non riesco a pensare positivo e basta, se un pensiero mi attanaglia il cervello. Se sono agitata, sono agitata, punto. Se mi sento a disagio o umiliata sono incazzata, non calma. La calma in quel momento è l'ultima cosa che desidero, c'è poco da fare.

Dopo anni di studio pratico sul campo, tranvate madornali, scivoloni impietosi ed inevitabili sconfitte ecco che si presenta nella mia testa la soluzione: lo ZEN-zero.
Tecnica altamente pungente, arma da maneggiare con cura perché a doppio taglio, metodo faticoso da imparare per chi non è sanamente egocentrico, ma stile di vita elegante ed adottabile da chi ne ha piene le palle e vuole finalmente vivere con un po' più di pace e serenità senza farsi travolgere dai deliri dilaganti nel proprio microcosmo.
Zero Zen, zero armonia con tutti, zero pugni allo stomaco incassati senza lamento, zero umiliazioni sopportate con magistrale equilibrio a proprio svantaggio, ma solo accordo e sintonia con se stessi in primis e chi si sceglie di avere al proprio fianco. (Ah...per cominciare bene, è prevista una disinfestazione di ogni insetto volante e strisciante nelle proprie vicinanze, fatta tramite scelta accurata e ponderata che neanche su FB, che lì si accettano più o meno tutti senza troppa fatica, ma mica ce li hai come vicini di casa, forse)
Zero teoria ma solo pratica.

Spesso mi sono sentita dire: "devi farti scivolare addosso le provocazioni, devi essere superiore, devi tener duro, devi vedere il lato positivo. Devi essere ZEN, ricorda: un respiro e via.".
Ecco, oggi so che a queste affermazioni, che non mi appartengono per carattere, posso e devo rispondere: "un par de cojoni", che è un modo un po' volgarotto per dire "ma anche no, capperi!", ma rende meglio l'idea essendo di uso corrente in famiglia, ed evoca nella mia mente l'immagine di due palle appese che ballonzolano leggere ed indisturbate, fluttuando nell'aria pura del mio giardino, per esempio.

Cosa mi ha spinto, mi domando spesso stupita e come rivivendo un incubo, ad accettare tante situazioni per me scomode e che mi hanno portato a vivere difficoltà inumane? È veramente difficile spiegarlo in due parole, perciò ne uso una sola che riassuma pienamente il concetto: paura.
Paura di essere pienamente onesta con me stessa e con gli altri, paura di guardare ai miei sentimenti rabbia compresa, paura di perdere il controllo e fare scenate napoletane (non me ne vogliano i napoletani) paura di far soffrire, ma in pratica, a pensarci bene bene, la mia  è stata sempre paura delle conseguenze avverse che un mio "vai a stendere" potesse causare. Perché io, tra gli altri difetti, sono una persona che vomita parole se lasciata a briglia sciolta, sono troppo istintiva e negli anni ho creduto che ingoiare fosse più semplice invece che lavorare sul controllo dei miei conati. Perciò mi sono adeguata ad essere un' esperta inghiottitrice. Concludo dicendo, che rospi non ne voglio ingollare più. Ho bisogno di provarci, me lo devo.

ZEN-zero: zero gocce di valeriana per me e olio di ricino a profusione.

Franci

ps1. Attenzione, formula pratica in via di perfezionamento.
ps2. Praticare lo ZEN-zero non abilita ad essere maleducati ed irrispettosi, sbraitare contro tutto e tutti senza un buon discernimento d'intenti non è previsto. Le parolacce, sì.

8 commenti:

  1. più vaffanculi per tutti, in pratica? mi piace!

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  2. Hai colto il significato intrinseco del tutto.
    Ciao Stimaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
    (vaffanculi è bellissimo ^_^)

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  3. "un par de cojoni!"...mi piace assai e comincerò a metterlo più in pratica anch'io...starò sicuramente meglio!

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  4. "un par de cojoni" è bolzanese autentico?

    comunque stai diventando un mio riferimento culturale

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    1. Non proprio puro puro, ho sangue veneto nelle vene.
      e per il resto non so cosa dire, mi imbarazzi :P

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  5. Ecco io devo rileggerti più spesso. credo che comincerò ad adottare anche io questa tecnica Zen-zero

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    1. Ci vuole tanta pazienza e voglia di cambiare...

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