25 nov 2012

Contro la violenza sulle Donne. L'avvocato.

Da gennaio 2012 sono più di 110 le donne uccise per mano di famigliari, fidanzati, conviventi, mariti ed ex. Oggi è per molti una giornata come le altre, ma è anche la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne. L'idea di pensare a questo tema un solo giorno all'anno, mi mette molta tristezza, ma credo che la necessità di sensibilizzare non sia mai troppa, anzi. Non sono molto preparata per parlare in maniera esaustiva e corretta di femminicidi, omicidi, condanne o giustizia, il mio pensiero però è incontrollabile da stamattina.
Penso alle donne che vengono violate, umiliate, picchiate e portate a maledire la loro vita, fino a perderla.
Penso alle donne vicine, troppo vicine e a come io mi senta inutile ed impotente.
Penso ai figli delle donne che crescono in situazioni di ferocia e di persecuzione. O che rimangono senza la loro mamma.
Penso a quelle bambine che incontrano la crudeltà, fatta uomo.
Penso ai figli delle violenze sessuali.
Penso a tutte le famiglie travolte dalle barbarie di qualche uomo e a chi, per continuare a vivere, viene costretto ad abbandonare tutto, per vivere nei Centri Antiviolenza.

In una giornata come questa basta accedere a FB o dare uno sguardo alla tv, per pensare a questo.
Il mio pensiero però, devia di continuo e non si ferma solo a ricordare tutti i soprusi che le donne subiscono, non mi è bastato neppure dedicare una preghiera alle vittime o pensare arrabbiata ai colpevoli, per concludere la mia riflessione. Non avrei mai pensato che in una giornata come questa, mi sarei ritrovata a ragionare sulla figura dell'avvocato, eppure è così.

Voglio essere del tutto sincera, non ho mai avuto molta stima degli avvocati in generale: li ho immaginati spesso come persone con scarsa coscienza e non troppo cuore, come dei personaggi col parruccone che prendendo parte ad una farsa, guadagnando soldi a palate.
Forse è proprio per questo che oggi, sento la necessità di pensare anche a loro.
A quell'avvocato che si ritrova a fare i conti con un'ingiustizia di genere, che raccoglie le lacrime di donne maltrattate o famigliari  che possono solo piangere, per la femmina che è morta.
A quell'avvocato che asciuga le lacrime e pensa a come difendere al meglio chi ha di fronte, che assiste all'interno di un processo, alla violenza inaudita, all'efferatezza di un uomo che arriva ad uccidere chi dice di aver amato. Che deve analizzare l'atrocità dei modi, dei gesti e delle parole. Che deve subire la lentezza della giustizia italiana fatta di rinvii e cavilli e nonostante ciò portare avanti il suo progetto di giustizia.
A quell'avvocato che rappresenta il violento, lo stalker, il picchiatore, l'assassino.
A quell'avvocato che per dovere, sta dalla parte dell'omicida, del picchiatore, del violentatore o del femminicida.
A quell'avvocato che per "giustizia" deve assistere chi si è macchiato di reati ignobili.

Dunque oggi, vedo questi professionisti come delle persone, donne e uomini che per mestiere, possono toccare con mano il dolore, la sofferenza, la giustizia, l'ingiustizia, la vittoria e la sconfitta. Io li credevo solo dei figuranti avidi, spesso aridi e mi rendo conto di quanto la mia ignoranza e la mia mancanza di obbiettività in merito, risalti in una giornata come questa. Me ne vergogno quasi.
Ancora non capisco del tutto, come un avvocato, magari donna, possa difendere chi si copre di reati contro le femmine, come non capisco bene il concetto di giusta difesa anche per gli uomini che si ricoprono di colpe così pesanti, sono parecchio confusa quando penso alla violenza sui più deboli e la mia parte più emotiva, non mi permette di ragionare in maniera imparziale. Ma con oggi, mi sento un po' meno ignorante, comincio a capire forse di più, quanto essere avvocato, debba essere difficile e delicato.

Concludo, dedicando questi miei pensieri a tutti quegli avvocati che svolgono con passione la loro professione di difensori, che riescono ad ascoltare e capire i propri assistiti, grazie alla loro professionalità.
Che contribuiscono alla giustizia con competenza e serietà, che lottano come lo farebbero per loro stessi.
All'Avvocato poi, che conosco e che stimo come donna e come persona, voglio fare anche un augurio e cioè che abbia sempre modo di trovare soddisfazione nel proprio lavoro, che mantenga sempre la lucidità per amarlo senza lasciarsi fare troppo male da esso.
Dopo oggi forse, capisco qualche cosa in più, anche di lei.

Franci.

Foto del servizio La Repubblica.


1 commento:

  1. E io che in giorni come questi avrei voglia di mollare tutto... Sarò costretta a ripensarci...

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