Passata di pomodoro semplicissima: la frullata.

Fin da piccola in casa nostra, verso la fine di luglio e per tutto agosto, si faceva la raccolta dei pomodori dell'orto e la conserva casalinga: la cucina sobboliva come un grande pentolone per il caldo: 
PLOP PLOP PLOP.
Ora non c'è più l'orto e c'ho n' open space, perciò anche se i pentoloni sono due, non arrovento troppo l'aria di casa. 
Dopo la ricetta del succo di frutta vi presento un'altra conserva: fra poco comincia il periodo dei pomodori buoni, maturi e con la buccia sottile per fare la passata che nel mio caso è più giusto chiamare la frullata.

Per ogni 5 chili di pomodori aggiungo un cucchiaino di sale marino.
Taglio semplicemente i pomodori a metà e li metto in una pentola, salo, accendo il fuoco, e appena vedo che cominciano a fare PLOP PLOP PLOP, a buttare fuori acqua, prendo il frullatore a immersione e frullo.
Faccio cuocere fino a quando la frullata raggiunge la consistenza che desidero: diciamo che ci metto circa una mezz'ora,  invaso e capovolgo i vasi fino al loro raffreddamento.

Naturalmente come ogni mia ricetta, fatta letteralmente "a ocio" come da tradizione, in certe pentole aggiungo anche gli odori e verdure varie: basilico, timo, maggiorana, carote, cipolla, sedano e tutto ciò che ho a disposizione. Il sugo che ottengo così, è "sugo pronto" da usare direttamente per condire la pasta ad esempio.

Queste conserve durano anche più di un anno, bisogna solo fare attenzione che i vasi siano ben puliti,  sterilizzati e il gioco è fatto.
Negli anni passati impazzivo: pelavo i pomodori, toglievo i semi e facevo la vera e propria passata, ma ho archiviato il tutto quando ho scoperto che mi piace anche risparmiare tempo oltre che autoprodurre.

Per darvi un idea di quanto frullata utilizziamo in un anno (siamo una normalissima famiglia di 3 persone amante della pasta al pomodoro e con l'appuntamento settimanale con la pizza), vi dico che con una cinquantina di chili di pomodoro faccio circa una quarantina di bottiglie che riesco a finire da un anno all'altro, perciò,


buon lavoro!

Franci