23 mar 2012

I sette vizi capitali: Ira

Altro vizio altro giro.... Oggi si parla di IRA.

La vedo come un sentimento travolgente e vorticoso, come un emozione difficile da contenere e problematica da controllare, per lo meno è stato ed è così per me. 
Ancora "un qualcosa" che costa fatica tenere a bada, e che va tenuto a bada per non fare troppi danni. 

Non ho mai fisicamente sentito il bisogno di scaricarmi contro qualcosa o qualcuno, anche se in certe liti i piatti è molto meglio che mi stiano lontani. 
La rabbia di cui posso parlare, è quella che ti prende quando vedi una prevaricazione dei tuoi diritti o di chi ti sta vicino, quando ti senti umiliato e deriso, quando non vieni rispettato e ti trovi a lottare contro i mulini a vento.

Da ragazza (mi sento quasi vecchia a dire così) mi è capitato raramente di provarla visceralmente, il mio è stato in alcune occasioni più uno sdegno che collera vera e propria. 
Ho sempre avuto difficoltà a palesare apertamente quello che pensavo, quando quello di cui si parlava era un affronto diretto a me. Spesso rispondevo male e facevo la finta tonta per non dare a vedere di essere rimasta colpita e affondata.

Ho cominciato a conoscere l'ira per bene, diventando adulta.
Ho dovuto imparare a provarla in realtà, ad acquisire coscienza di questa emozione e darle il giusto nome.
Ho imparato anche che qualche volte una "sana sbroccata" fa bene alla salute, mentale soprattutto.
All'inizio mi era difficile accettare questa sensazione di perdita di controllo, è stato difficile ammettere che non riuscivo a stare zitta e che mi mettevo volontariamente nei guai.
A volte mi sono sentita letteralmente in balia della forza di quello che sentivo, avrei voluto essere una bulldozer e rasare al suolo tutto ciò che mi stava attorno. 
Spesso mi sono anche spaventata. 
Ho dovuto e voluto conoscerla meglio per poi saperla gestire, proprio come si fa con ogni emozione che ci fa perdere l'equilibrio.

Ho conosciuto persone che della rabbia hanno fatto la loro difesa, travolgendo tutto ciò che avevano di fronte in preda ad un sentimento impetuoso, irrefrenabile e anche violento. 
Mi viene in mente la parte spaventosa e terribile della collera, a cui per conto mio è difficile trovare giustificazione, forse è  proprio in questi casi che si parla di vizio. 
La violenza non contenuta, la ferocia che sfocia brutalmente in un gesto, la prepotenza in un abuso. Questo aspetto mi fa paura.

Il viaggio tra i vizi è appena cominciato e mi sembra che la differenza tra la parte sana e la parte insana degli atteggiamenti, è veramente piccolo. 
Alla fine è tutto una questione di proporzione, di bilanciamento e di buonsenso. 

"Il miglior rimedio per la rabbia è l'indugio" l'ha detto Seneca.

Dicono anche che la rabbia faccia diventare verdi. 

E pure brutti, dico io...


Franci

5 commenti:

  1. L'ira... come è umano questo vizio.
    "Conta fin a dieci, conta fin a dieci"
    chi non se lo è mai detto?
    Se dovessi collocarla in una parte del nostro corpo, credo che essa abbia sede nel nostro midollo spinale ed in quelle fulminee sinapsi, che collegano la nostra percezione sensoriale al nostro cervello,alla parte più primordiale di esso, quella più istintiva.
    L'ira la si può provare per un maltorto un ingiustizia uno sgarro subito da te o da qualcun altro.
    Spesso riusciamo a controllarci,
    contiamo fin a dieci.. il nostro cervello analizza le varie norme comportamentali e di civiltà che ci hanno insegnato e reagiamo in maniera consona e civile...
    Ma più lo sgarro è alto più le sinapsi sono veloci ed è così che interviene la parte più primitiva del nostro encefalo, la cui prima reazione può sfociare in ira.
    Frà pensa un pò alle scimmie se gli rubi una banana come strillano.. loro non hanno il nostro cervello, non si sono evolute come noi.
    E' forse il più antico dei vizi l'ira
    anche un pò rivoluzionario
    Ahimè mi spiace dirlo, ma in questo mondo di sopraffattori e prevaricatori, un pò di ira ci vuole per non farsi schiacciare,ed io sono abbastanza rivoluzionario dentro a volte si deve urlare per farsi sentire...

    alla prossima
    Phoenix7849

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  2. Hai espresso con altre parole quello che penso, che sento e provo... specie quando parli di "un po' di ira per non farsi schiacciare" ma come si dice, "non si nasce imparati" e anche in questo, si deve avere l'umiltà di capire per non farsi travolgere.
    Apprezzo chi come te, ha il coraggio di urlare per farsi sentire e sono felice che hai scritto "alla prossima" ;)
    Grazie.

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  3. Credo anche io che nella rabbia non ci sia nulla di male, il vizio dell'ira è lasciarsi accecare da questa rabbia per sfociare in gesti (ma anche parole) violenti. Ma la rabbia non è un alibi, dovremmo essere tutti capaci di controllarla ed eventualmente trovare un modo indolore per sfogarla.

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    1. amica, perchè credi che io impasti pane con pasta madre, più volte a settimana? :*

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