20 mag 2013

Blogstorming: il tempo e il maglione di lana.

Tema del mese di GenitoriCrescono: il tempo. 
Svolgimento:
La vita con un figlio cambia. Davvero?! Lo dicono tutti, non si può pensare che non sia così.
Anche quando compri il tuo primo smartphone ti cambia la vita, o quando arriva la macchina nuova. Magari quella che sostituisce la bicicletta, per esempio.
Cambia, tutto cambia, per fortuna. Davvero si pensa che un figlio sia diverso da un cellulare? Tzè.
Del cellulare puoi abbassare la suoneria, di un figlio no. È vero.

Esempio 1
Prendi una bella maglia di lana, togli bene tutti i pelucchi e buttala in lavatrice. Finita la delicata centrifuga la tiri fuori e scopri che hai sbagliato lavaggio: la maglia soffice è diventata un cesso. Secca come un pomodoro secco, appunto, raggrinzita e rimpicciolita.
Esempio 2
Prendi una maglia di lana, togli bene tutti i pelucchi e la butti in lavatrice. Finita la delicata centrifuga tiri fuori una maglia slargata, senza forma, appesantita dall'acqua che non hai centrifugato bene, le dimensioni si sono quintuplicate, le fibre hanno perso tono: hai una maglia annacquata, pesante.

Ora, il concetto che ho del tempo è più o meno lo stesso: tutto dipende da che lavaggio imposti, da che lavaggio ritieni giusto, che se ti piace la lana infeltrita, non ti puoi mica lamentare di nulla, ti piace e basta.
Amo le maglie slargate, ma faccio di tutto per infeltrirle.

L'ennesima cosa bella della vita è che almeno i pensieri li puoi tenere a bada, se non ti fai la paranoia del tempo, ne hai uno in meno. La ceretta dall'estetista ormai dimenticata, la doccia a metà, la social pipì capita a tutti, si spera che quando saranno più grandi le cose varino di nuovo.
No, non amo i maglioni perfetti, mi innervosiscono le cose perfette. Se le rovino sto troppo male.

Certo che le cose cambiano, ma è la vita che scorre che ti fa cambiare. Si presume che si sia felici per un figlio, perciò continuare a dire con insofferenza che le cose cambiano tanto senso non ha: non è che tornano come prima continuando a ripeterlo. Dico così perché non sopporto (quanta roba non sopporto, posso solo che peggiorare con l'età... sob sob) chi si lamenta della vita post-figlio o della vita in generale.
Come in ogni cosa ci vuole un po' di spirito di adattamento.
Certo, anche in questo essere una quintalata di donna non aiuta: i maglioni infagottano ed ingoffiscono sia larghi che stretti.

Un maglione infeltrito, come scritto prima, lo puoi mettere al nanetto da giardino, per dire, non è per forza da buttare: piccolo è piccolo, ma è andata così, indietro non si torna. Così come il maglione largo può trovare uno scopo usandolo come tappeto. Non persiano, certo, ma a volte ci si deve accontentare di quello che si ha a disposizione, anche perché spesso i responsabili di tutto ciò che viviamo, siamo proprio noi. Hai sbagliato lavaggio? T'attacchi! Non sono mica stata io a schiacciare il bottone.
La lana poi, pizzica... forse non amo proprio il concetto di lana, spesso mi perdo in pensieri artificiali ed acrilici per stare a galla, il tempo c'entra gran poco.


Di trucchi non ne esistono per trovare l'equilibrio tra l'essere agitati compulsivi o pigri perditempo, basterebbe davvero fermarsi a pensare a cosa sia meglio per se stessi e chi ci vive intorno. Darsi delle priorità aiuta sicuramente a vivere più serenamente, che se non ci si fa anche la paranoia del tempo che passa troppo in fretta e che non è mai abbastanza, si vive forse meglio.
Ormai ciò che è scritto è scritto: non ho un'idea molto educativa, intelligente e corretta del tempo, a mio parere si fa quello che si può, si riesce e si desidera, ci si ingegna per fare il meglio.
Sarebbe importante imparalo da piccoli, le frustrazioni vanno gestite al meglio, di più non so.
Ok, eviterò la lana, non mi piace l'idea che sia così delicata. Un altro problema in meno.


E a proposito di tempo, speriamo che migliori presto che a questi livelli, non ci passa più.

Concludo:

Buona settimana, Franci.



7 commenti:

  1. ^_^un'ottima filosofia di vita :)

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  2. Ma i maglioni non si lavavano a mano una volta? Mica a caso, eh...
    A me il tempo piace molto di più post figli, è bellissimo non avere tempo, tutto sommato, perché quel poco che hai sa di buono, te lo gusti tutto e lo apprezzi davvero. Se penso a quanto te ho sprecato quando ne avevo a stufo mi prenderei a sberle. L'unico guaio serio del tempo quando non hai tempo è vola via in un batter d'occhio, mi guardo allo specchio e non sono sicura di vedere me.

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    1. Te lo ricorderò la prossima volta che ti lamenti :P

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  3. Io sono molto allergica alla lana quindi a casa mia non entra, neppure per i familiari :D
    Ma concordo che il tempo prenda un po' la piega che gli diamo (e talvolta pure quella viene dal caso) e che non ci sia sempre da far confronti pre e post-parto.
    Insomma il tempo lo dobbiamo amare e sfruttare per ciò che possiamo ... se poi smette di far freddo e piovere lo ameremo ancora di più :)

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  4. Ah ah ah ah! La mia fantastica lavatrice (regalo dei nostri eccezionali amici, perché se no a quest'ora continuavo a fare viaggi in lavanderia con la bicicletta carica di panni sporchi e poi puliti, ma appesantiti dall'acqua) ha persino il programma "lavaggio a mano". Considera poi che con questo clima tropicalizzato che ci ritroviamo, la lana è diventata abbastanza superflua oggigiorno... boh! Almeno in città surriscaldate come la mia!
    Va be', che commento idiota...
    Il post mi ha fatto sorridere, e mi trova d'accordo su almeno due punti:
    - L'ironia dentro e fuori la rete sulle fatiche di avere un figlio va bene, ma quando diventa una moda portata all'eccesso, rompe. (Che scoperta, poi: avere un figlio è faticoso! WOW!)
    - Il tempo è un problema solo se tu lo consideri tale. Accettare che non sia infinito è fondamentale, anche prima di avere un figlio semmai.
    Bel post. Complimenti!

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